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Progetto ANR

Processetti Matrimoniali

(Venezia, XVI-XVII secolo)

FontiBibliografia

Fonti

Archivio storico del Patriarcato di Venezia, Curia patriarcale di Venezia. Sezione antica,

Descrizione della fonte

Poiché lo scopo delle inchieste prematrimoniali era quello di certificare l’inesistenza di vincoli matrimoniali pregressi, ancorché contratti in altro luogo – o ancora in essere, nei casi di vedovanza – i testimoni convocati erano chiamati a pronunciarsi non solo sulla condizione contingenti dei richiedenti ma anche sul loro passato, e in particolare sui periodi in cui non avevano dimorato in città. Conseguentemente i testimoni erano indotti a documentare la continuità abitativa dei richiedenti a Venezia, i loro eventuali spostamenti fuori dai confini urbani e a dare contezza dei legami interpersonali, privilegiando quelli forti e duraturi.

Generalmente un processetto si compone di una formula introduttiva in latino, dove sono riportate le generalità della persona inquisita (nome, patronimico e cognome, origini, professione, e parrocchia di abitazione o lavoro), così come la ragione o le ragioni che resero necessaria la singola indagine prematrimoniale. A seguire, la data cronica e topica dell’audizione e la trascrizione delle testimonianze, precedute dalla presentazione dei singoli testimoni, per cui nuovamente sono fornite le medesime generalità. All’interno delle testimonianze, in volgare, possono emergere una serie di informazioni più complesse e articolate, che costituiscono le risposte al questionario stabilito dalle autorità ecclesiastiche veneziane: l’occasione di conoscenza tra richiedenti e testimoni (e tra testimone e il defunto, se l’inchiesta era atta a verificare la condizione vedovile), le conseguenti relazioni sociali, il tempo di permanenza in città e gli spostamenti dell’inquisito (o del defunto), avvenuti prima e dopo l’arrivo a Venezia, eventuali trasferimenti da una contrada all’altra, l’età del richiedente e l’eventuale consanguineità. Chiude la singola testimonianza la formula di rito, nuovamente in latino, con la conferma da parte del testimone della veridicità del dichiarato e la conformità di quanto riportato per iscritto, nonché l’indicazione della sua età.

Struttura e contenuti del processetto matrimoniale
ASPV, Curia patriarcale di Venezia. Sezione antica, Examinum Matrimoniorum, vol. 2, c. n.n., r
ASPV, Curia patriarcale di Venezia. Sezione antica, Examinum Matrimoniorum, vol. 2, c. n.n., rStruttura e contenuti del processetto matrimoniale

Struttura e contenuti del processetto matrimoniale
ASPV, Curia patriarcale di Venezia. Sezione antica, Examinum Matrimoniorum, vol. 2, c. n.n., r
ASPV, Curia patriarcale di Venezia. Sezione antica, Examinum Matrimoniorum, vol. 2, c. n.n., rStruttura e contenuti del processetto matrimoniale

Struttura e contenuti del processetto matrimoniale
ASPV, Curia patriarcale di Venezia. Sezione antica, Examinum Matrimoniorum, vol. 2, c. n.n., r
ASPV, Curia patriarcale di Venezia. Sezione antica, Examinum Matrimoniorum, vol. 2, c. n.n., rStruttura e contenuti del processetto matrimoniale

Sebbene nel corso del primo decennio di introduzione della procedura, il tenor delle interrogazioni rivolte ai testimoni venne a stabilizzarsi e la trascrizione delle risposte subì una tendenziale normalizzazione la natura stessa delle inchieste, con la necessità di ricostruire momenti salienti delle biografie dei richiedenti, mantenne costantemente una dimensione irriducibilmente ‘narrativa’, basata sul resoconto orale.

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