La descrizione della temporalità degli accadimenti ha costituito una sfida importante all’atto di registrare le informazioni. Come immaginabile, infatti, i testimoni non sempre fornivano notizie omogenee e complete sul conto del richiedente o sulla tempistica degli eventi e, ancora, non sempre le testimonianze risultano tra loro concordanti.
A mero titolo esemplificativo si può ricordare che l’età, in particolare dei nubendi, è sovente indicata in maniera approssimativa e gli anni attribuiti possono variare da una testimonianza all’altra. L’arrivo a Venezia, come la morte di un individuo, l’inizio di una conoscenza, uno spostamento extraurbano, possono essere inoltre collocati nel continuum temporale mediante il solo riferimento a eventi significativi per la società dell’epoca (l’incendio dell’Arsenale, le pestilenze, le carestie, e gli eventi bellici). Quanto agli spostamenti abitativi o ai cambiamenti di professione, essi possono essere descritti anche solo nel loro mero susseguirsi diacronico senza precisi ancoraggi cronologici.
Per evitare un approccio sovra-interpretativo, nello sforzo di rispettare tanto il dichiarato della fonte quanto la necessità di produrre factual information, la temporalità degli eventi è stata descritta non solo per mezzo di indicazioni puntuali, ma anche attraverso intervalli cronologici in grado di definire l’estensione temporale degli eventi stessi secondo diverse scale di precisione e attendibilità, o ancora attraverso la concatenazione di temporal entity (mediante proprietà specifiche quali "occurs before", "meets in time with", "occurs after" ecc.).