Si è dato corso alla registrazione del più ampio numero di relazioni esplicitamente dichiarate entro le deposizioni, con l’intento non tanto di ricostruire integralmente l’articolata matassa dei rapporti tra i soggetti menzionati, quanto piuttosto di provvedere alla mappatura di quei vincoli interpersonali tra testimoni e richiedenti proprio in nome della loro utilità nell’ambito della procedura stessa. Non si è quindi tentata la ricostruzione integrale della fitta e articolata rete relazionale così come descritta dalla fonte, ma ci si è limitati a registrare quelle ritenute capaci di conferire credibilità alle dichiarazioni rilasciate.
Per quanto riguarda i forestieri, ad esempio, se lo scopo delle autorità era quello di accertare l’inesistenza di forme irregolari di convivenza, concubinaggio, unioni clandestine e bigamia, capaci di pregiudicare il futuro matrimonio degli esaminati, i testimoni erano chiamati a pronunciarsi sulla condizione contingente dei nubendi, sul loro passato (cioè sul periodo antecedente il loro arrivo a Venezia), ma anche su una loro eventuale assenza dal contesto cittadino. Gli elementi che potevano conferire maggior valore alla dichiarazione dei testimoni erano, ovviamente, la lunga durata dei legami con i richiedenti e la loro continuità nel tempo. Viceversa, nei casi di vedovanza ad attribuire maggior significatività alle singole deposizioni erano, non solo le relazioni di eventuale intrinsecità con l’inquisito e soprattutto con il coniuge scomparso, ma anche la possibile presenza del testimone nei momenti estremi della morte e della sepoltura del defunto.
La grande varietà di forme assunte dalle interazioni sociali che emerge dalle carte d’archivio ha imposto una lenta e oculata definizione di un vocabolario controllato e aperto in grado di registrare il fenomeno nel modo più dettagliato e descrittivo possibile. La listazione delle tipologie relazionali consta di oltre 34 voci, distinguibili in due macro categorie. Da un lato quella dei rapporti simmetrici, ovvero le interazioni che assumono la medesima forma ed egual valore indifferentemente dalla prospettiva da cui si osserva (come ad esempio la formazione scolastica comune, il rapporto galante o l’amicizia); dall’altro quello delle relazioni orientate, ovvero asimmetriche, in cui sussiste un posizionamento differente tra i soggetti coinvolti nella relazione (come in quello sussistente tra maestro e garzone durante il periodo di garzonato, o quello tra locatore e locatario nell’affittanza di un alloggiamento).
Poiché come si è detto ad assumere particolare significato nel contesto dei processetti erano soprattutto le relazioni di lunga corso, un aspetto tanto centrale quanto problematico concerne la descrizione della temporalità dell’evento relazionale. Si è tentato di registrare il più integralmente possibile la dimensione temporale delle interazioni sociali, tuttavia va ammesso che le coordinate utili a una loro puntualizzazione cronologica sono spesso scarse - sia per la laconicità della fonte, sia per la vaghezza nella descrizione della successione degli eventi.
Poiché come si è detto ad assumere particolare significato nel contesto dei processetti erano soprattutto le relazioni di lunga corso, un aspetto tanto centrale quanto problematico concerne la descrizione della temporalità dell’evento relazionale. Si è tentato di registrare il più integralmente possibile la dimensione temporale delle interazioni sociali, tuttavia va ammesso che le coordinate utili a una loro puntualizzazione cronologica sono spesso scarse – sia per la laconicità della fonte, sia per la vaghezza nella descrizione della successione degli eventi.